“I Luoghi di Baldassare” edizione 2011 del Festival Galuppi e della Musica, sarà presente anche quest’anno fra le principali manifestazioni cittadine, con un programma ricco e strutturato, che offrirà concerti in sedi, come sempre, insolite e di grande fascino. Saranno portati avanti progetti già iniziati nelle precedenti edizioni che coglieranno spunto da svariate occasioni non sempre sufficientemente messe in luce. Ma aldilà dei contenuti musicali che speriamo possano trovare favorevole accoglimento anche quest’anno presso il pubblico di affezionati, che ormai ci segue da tempo, oltreché dal fruitore occasionale, essere riusciti in momenti così difficili a proporre ancora una volta questa manifestazione, ci fa ben sperare anche per il prossimo futuro. Il sostegno degli enti istituzionali e di alcuni sponsor ha permesso di allestire una serie di appuntamenti di indubbio interesse musicale, oltre a continuare a offrire, come ogni anno, alcuni concerti per invito affinché non sia negata a nessuno la possibilità di fruizione. Il Festival come sempre rispetterà la sua natura itinerante e porterà il pubblico a conoscere o a riscoprire luoghi insoliti che comunque, pur essendo o essendo stati nel passato destinati a funzioni diverse, pur tuttavia vengono rivissuti nella loro bellezza, come l’Isola della Certosa, sito di antico insediamento, o come il giardino di Villa Hériot alla Giudecca, splendido angolo di natura affacciato sulla laguna. Anche la Venezia insulare ospiterà concerti, come sempre il Teatro La Fenice, luogo di identificazione per i cittadini veneziani e scrigno della musica, la Scuola di San Rocco o la Chiesa dei Frari. Non verranno abbandonate le linee guida che hanno sempre determinato la struttura dei programmi musicali, continuando a proporre musiche di Galuppi anzitutto, ma anche musiche di epoche più diverse, non dimenticando fra gli interpreti anche i giovani soprattutto provenienti dall’Italia e dal Veneto e un giusto e doveroso tributo ai musicisti di cui si celebrano le ricorrenze come Liszt o Stravinskji. Il Festival dunque prosegue il suo cammino senza perdere di vista le sue funzioni e i suoi obiettivi, ma sempre attento a una crescita culturale che lo faccia divenire strumento di conoscenza ma anche piacevole intrattenimento. Il fascino e la solitudine dei giardini, che forniscono una visione insolita della città, i siti insulari, e le sedi ricche di arte, guidano alla progressiva scoperta di una civiltà, quella veneziana, che si è arricchita anche per la presenza della musica in tutti i tempi, così come è dimostrato dai celebri compositori della Scuola Veneziana fino a Wagner, Stravinskij, Nono e molti altri. Il Festival vuole dunque, anche quest’anno, seguire questo filo conduttore e suggerire una fruizione di Venezia che sicuramente ne disegna il volto più autentico.