Il Giorno della Memoria 2011

La memoria collettiva, quando si infiltra nel corpo della Storia, mai come oggi richiede anticorpi virtuosi, contro ogni rischio o forma velata di revisionismo o rimozione; specie se i 'fantasmi' dell'oblio, levandosi dalle pagine più buie del Novecento, rischiano di alimentare nemesi e oscuri rigurgiti, nel presente e nel futuro.

Così, l'istituzione del Giorno della Memoria dall'anno 2000 nobilita e mobilita alla causa una molteplicità di soggetti cittadini, associazioni ed enti, che anche oggi fanno confluire il proprio contributo in un unico articolatissimo fronte comune di iniziative, per 'non rimuovere' e ricordare; con l'esigenza condivisa, sempre più pressante, di individuare volta per volta le chiavi più opportune perché dallo schermo di un immaginario remoto si attivi la percezione di un presente senza filtri, dove le categorie per leggere il mondo traggano nuova consapevolezza, nel rispetto dell'Altro in ogni sua forma; con la diversità rovesciata da barriera ad occasione di dialogo, fonte inesausta di ricchezza interiore.

La ricorrenza del 2011 si ispira alla commemorazione di quattro figure storiche della 'lotta' ad ogni tipo di razzismo e discriminazione, purtroppo recentemente scomparse, che ben hanno rappresentato, in varie forme e modi, l'anima più profonda di una 'venezianità' impegnata contro il sopruso nazifascista: la veneziana Franca Trentin, veterana protagonista della Resistenza francese, insignita della decorazione al merito da De Gaulle; il conte Michele Bellavitis, medaglia d'argento della Resistenza, sopravvissuto al lager di Buchenwald; Mirko Levak, ultimo rom italiano sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz , partigiano combattente dopo la fuga dal campo; Marco Salvadori, vittima della persecuzione antisemita e storico protagonista della Brigata partigiana del Conte Badini, a Zenson di Piave.

Anche quest'anno il programma offre un ampio ventaglio di iniziative. Una trasposizione scenica assai ambiziosa è quella che il direttore Dan Rapoport, domenica 30 gennaio, in occasione della Cerimonia Ufficiale, proporrà al pubblico del Teatro Mailbran. Gli interventi del Sindaco e del Presidente della Comunità Ebraica introdurranno la messa in scena dell'oratorio 'Esther' di Handel, nel quale il racconto biblico dell'azione salvifica dell'eroina israelita rivive in un contesto storico più ravvicinato e inquietante, aggiornato al 1943-‘45, nel clima plumbeo ed opprimente di una Venezia 'città aperta'.

Coordinamento cittadino per il giorno della memoria
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