Immancabile, torna l’appuntamento più atteso dell’anno a Venezia: dieci giorni di mascheramento, spettacoli, musiche, giochi e colori. La città impazzisce e si riempie di una folla festante, nel salotto di Piazza San Marco e nei mille altri campi dove si può assistere liberamente a rappresentazioni teatrali e sfilate in costume, concerti e rievocazioni storiche, intrattenimento per bambini e notti di ballo sfrenato, degustazioni gastronomiche e altre esperienze sensoriali. Un’esperienza per tutti i gusti, nel segno del divertimento.
Sarà un Carnevale dedicato alla teatralizzazione della vita quotidiana, quello del 2012, ispirato alla Venezia capitale europea del teatro, storicamente sede di moltissimi luoghi di rappresentazione e fucina di produzioni teatrali di altissimo livello a partire dal 1600, quando personaggi del calibro di Antonio Vivaldi o di Antonio Guardi, Il Canaletto, ricoprivano incarichi artistici nell’organizzazione delle rappresentazioni e nelle scenografie di importanti allestimenti teatrali. Un tema particolarmente attento alla valorizzazione della città, in cui la gente si diverte e vuole riscoprire la città sviluppando la propria creatività. Perché l’essenza del Carnevale è il mascherarsi, e il teatro è la rappresentazione della commedia umana e dei suoi infiniti caratteri. Ogni individuo impersona nella propria esistenza molteplici ruoli, e il Carnevale li può magicamente riassumere grazie alla condizione di extraterritorialità dei ruoli sociali imposti o subiti.