Nella prima metà del Seicento Venezia apre un capitolo nuovo nella storia dell’arte: non solo inventa l’opera aperta al pubblico, ma offre anche patenti di nobiltà alla musica strumentale. Per oltre centocinquanta anni la Serenissima seguiterà a trasformare l’arte di Euterpe. Nell’assumere i nomi dei due compositori che hanno inaugurato e concluso quell’età dell’oro, il Festival Monteverdi Vivaldi si propone di narrare una storia scritta da numerosi compositori e impreziosita da capolavori ai quali Le Quattro Stagioni fanno spesso ombra.
Centro di risorse e di diffusione, il Venetian Centre for Baroque Music conduce un lavoro approfondito nell’ambito della ricerca e dell’interpretazione. A punteggiare le attività editoriali, ogni anno viene programmato un festival internazionale affiancato da un’accademia di giovani musicisti, con lo scopo di ridare vita a gioielli misconosciuti che meritano di essere riproposti in tutto il mondo.
Quando nel 1629 Giovan Battista Manzini, membro della indomita Accademia degli Incogniti, pubblicò a Venezia I Furori della gioventù, egli rese omaggio, in piena fioritura del barocco musicale, alla forza di un
linguaggio nuovo. Oggi le sue parole suonano con la medesima attualità e ci spingono ad incoraggiare i giovani
artisti ad abbracciare il movimento della rinascita della musica italiana. I Furori della gioventù sarà quindi il
tema del secondo festival, che, ispirato all’età in cui tutto è possibile, vedrà il numero dei nostri concerti
prodotti e coprodotti raddoppiato rispetto all’anno scorso, e ciò grazie a più di settanta collaborazioni.
Da Monteverdi a Vivaldi s'illustreranno l’ardore col quale il repertorio veneziano influenzò l’Europa intera.
Il festival 2012 offrirà prime esecuzioni assolute in tempi moderni, opere giovanili di compositori celebri o
ingiustamente dimenticati, scene d’opera scelte per illustrare un vasto cantiere di ricerca tutto da scoprire, una visione dell’influenza degli stili veneziani oltre i confini della Repubblica, e oltre il periodo barocco. Ma esso comprenderà anche lo sviluppo di attività pedagogiche ed un convegno internazionale.
I Furori in sintesi: 70 gli eventi, a Venezia e in Italia, ma anche in Belgio, Francia, Austria, Germania, Norvegia, Stati Uniti etc.; più di 60 i partner internazionali di 18 Paesi del mondo, dal Bozar di Bruxelles alla Bibliothèque nationale de France, dai Festival di musica antica di Innsbruck, Utrecht, Siviglia alle etichette discografiche Glossa e Naïve; 6 i partner pedagogici, tra i quali spiccano i nomi di Università Ca’ Foscari di Venezia, Haute Ecole de Musique de Genève e Spazio&Musica - Festival di Musica Antica di Vicenza; 11 i suggestivi luoghi veneziani che ospiteranno i concerti, da Palazzo Pisani Moretta a Punta della Dogana (Fondazione François Pinault), da Ca’ Corner della Regina (Fondazione Prada) al Teatro La Fenice (sede di ben sei appuntamenti).