I documentari d'autore di Real Cinema Feltrinelli alla Casa del Cinema in maggio: Mea maxima culpa, Diana Vreeland, l'imperatrice della moda, Quanto pesa il suo edificio, Mr. Foster? e Ai Weiwei - Never Sorry.
Un importante accordo commerciale e culturale con Real Cinema Feltrinelli, l'etichetta video della nota casa editrice, porterà in maggio il grande documentario d'autore sullo schermo della Casa del Cinema di Venezia. Quattro i film in programma, tutti con proiezioni nelle giornate del venerdì (h. 17.30/20.30) e del sabato (h. 17.30).
Si comincia il 10/11 maggio con il discusso Mea maxima culpa. Silenzio nella casa di Dio dell'americano Alex Gibney, che indaga sui casi di pedofilia clericale scoppiati in America e in Europa negli scorsi decenni, muovendo dalle testimonianze di alcune vittime che hanno trovato il coraggio di raccontarsi denunciando gli abusi subiti e il clima di omertà che ebbe per lungo tempo a 'coprirli'. Venerdì 17 e sabato 18 maggio Diana Vreeland - l'imperatrice della moda di Lisa Immordino Vreeland, nipote della celebre giornalista di Harper's Bazar e Vogue, poi consulente del Metropolitan Museum of Art di New York, il cui ritratto - scanzonato e leggero - scorre nel film, una donna anticonformista diventata un'autentica icona, celebrata lo scorso anno a Venezia da una memorabile mostra dei Musei Civici veneziani a Palazzo Fortuny. Dalla moda all'architettura: venerdì 24 e sabato 25 sarà la volta di Quanto pesa il suo edificio, Mr. Foster? diretto da Carlos Carcas e Norberto Lopez, che ripercorre l'ascesa di uno degli architetti più importanti del mondo, Norman Foster, e la sua ricerca senza fine di migliorare la qualità della vita attraverso il design. Il documentario fa il punto sulla sua carriera e racconta come sia riuscito a realizzare alcune opere che hanno segnato lo skyline delle maggiori metropoli del mondo: dall'Aeroporto di Pechino all'Hearst Building di New York al 30 St Mary Axe di Londra. A chiudere la serie venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno Ai Weiwei - Never Sorry della giovane Alyson Klayman, un documentario semi-privato e politico sul grande artista concettuale cinese, geniale e ribelle, nei giorni in cui gli sarà dedicato il padiglione tedesco della prossima Biennale d'Arte ai Giardini.